“Porto in me un individuo irrivelato. Mi conosce, ma non so niente di lui, eccetto che la mia persona è la sua ombra con i suoi appetiti inconfessabili e il suo bisogno di segreto.”
(Joë Bousquet)
«Conosci te stesso» è la massima iscritta nel tempio di Apollo a Delfi, attraverso la quale il Dio delle Arti sottolineava la limitatezza dell’essere umano. Riconoscere i propri limiti significa creare le condizioni per superarli più e più volte. Per farlo Platone suggeriva di ispirarsi al dáimōn, la divinità minore che è in ognuno di noi.
Uno strumento meno filosofico ed indubbiamente più pratico, consiste nel conoscere se stessi attraverso gli occhi degli altri. A tal proposito gli psicologi americani Joseph Luft e Harry Ingram hanno definito la finestra di Johari, una matrice a quattro quadranti che consente di schematizzare il livello di conoscenza che una persona ha di sé…
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