Rivoluzione digitale: i pro e i contro sull’identità

    rivoluzione digitale
    • Aggiornato il: 13-04-2023

    Rivoluzione digitale: i pro e i contro sull’identità

    Gli impatti della rivoluzione digitale sulla nostra identità.

    “La rivoluzione digitale è tale perché la tecnologia è divenuta un ambiente da abitare, una estensione della mente umana, un mondo che si intreccia con il mondo reale e che determina vere e proprie ristrutturazioni cognitive, emotive e sociali dell’esperienza, capace di rideterminare la costruzione dell’identità e delle relazioni, nonché il vissuto dell’esperire.”
    (Tonino Cantelmi)

    Con la diffusione dei nuovi media sociali, la rete ha assunto un ruolo di primaria importanza nella costruzione della nostra identità.

    Per molte persone, in particolare per la generazione dei nativi digitali, le reti sociali sono diventate uno degli strumenti fondamentali attraverso il quale soddisfare i loro bisogni di:

    1. Sicurezza – In social network come Facebook, in cui la relazione che si stabilisce con i propri contatti è simmetrica – io ti chiedo l’amicizia, tu mi confermi l’amicizia – riceviamo sicurezza perché creiamo un ambiente che coinvolge persone di cui ci fidiamo .

    Per approfondire: Il bisogno di sicurezza

    2. Varietà – La grossa quantità di informazioni condivise dai nostri contatti soddisfa il nostro bisogno di varietà, e talvolta può stimolare e ispirare nuove idee.

    Per approfondire: Il bisogno di varietà

    3. Importanza – Condividere le nostre attività, le nostre passioni, e ricevere un riscontro attraverso like e commenti, è un meccanismo che ci fa sentire considerati e importanti.

    Per approfondire: Il bisogno di importanza

    4. Amore/unione o appartenenza – Con i nostri contatti possiamo facilmente comunicare, confrontarci, e sentirci parte di una comunità che, per quanto virtuale, soddisfa il nostro bisogno di amore, unione, e appartenenza.

    Per approfondire: Il bisogno di amore/unione o appartenenza

    5. Crescita – Attraverso i social possiamo utilizzare le competenze dei nostri contatti per crescere e migliorare le nostre conoscenze.

    Per approfondire: Il bisogno di crescita

    6. Contribuire – Con il processo inverso a quello di crescita, possiamo utilizzare le nostre conoscenze per supportare i nostri contatti, oppure suggerire contenuti che riteniamo utili.

    Per approfondire: Il bisogno di contribuire

    I rischi

    L’innovazione delle piattaforme digitali ha portato molti vantaggi, ma esistono almeno cinque grandi rischi che l’uso inconsapevole di questi mezzi determina:

    1. Distorsione della propria identità – L’identità in rete può allontanarsi molto da quella reale, generando una personalità poco integra che si nutre attraverso un mondo virtuale e illusorio.

    2. Dipendenza – La dipendenza da social network è diventata una vera e propria malattia, è molto facile svilupparla, ma estremamente difficile uscirne.

    3. Perdita del rapporto con il mondo reale – La distorsione di identità e la dipendenza hanno come immediata conseguenza un graduale allontanamento dal mondo reale, che si ripercuote sulla qualità della propria vita sociale.

    4. Analfabetismo emotivo – Il termine “analfabetismo emotivo” è stato introdotto da Daniel Goleman, psicologo e scrittore statunitense, per indicare una carenza nella capacità di interpretare emozioni proprie e altrui.

    L’utilizzo massiccio delle reti sociali può amplificare questo analfabetismo, poiché il modello di interazione proposto è molto lontano da quello reale, nel quale comunicazione verbale, para-verbale, e linguaggio del corpo, stimolano e permettono di sviluppare la nostra intelligenza emotiva.

    5. Privacy – La poca cultura nel gestire i dati personali e l’eccesso di condivisione delle proprie attività, hanno un impatto diretto sulla nostra privacy. Ricordati che quasi tutti gli strumenti gratuiti che utilizzi sul web nascondono il fatto che il vero prodotto in vendita sei tu.

    Risorsa Consigliata

    Minimalismo digitale: Rimettere a fuoco la propria vita in un mondo pieno di distrazioni (Cal Newport)

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